All on four? - No grazie!
Utilizziamo un altro sistema dal costo paragonabile; chiamiamolo, scherzosamente, "All on Eight" o meglio ancora, se possibile, "All on Ten".
All-on-Four (per l'arcata inferiore) e All-on-Six (per l'arcata superiore) sono state presentate per la prima volta alla comunità scientifica dal dr. Paul Malò nel 2003.
Si tratta di una metocica molto "giovane", non sufficientemente sperimentata negli anni, eppure proposto come soluzione implantologica ideale nell'arcata edentula da molti colleghi, spesso con l'intento di abbassare i costi (al paziente) e massimizzare il profitto (al dentista).
Ritenengo assolutamente inadeguato il supporto implantare con una gravissima criticità che consiste proprio nel ridotto numero di impianti: se uno risultasse non-osteointegrato e dovesse essere rimosso, l'intera struttura risulterebbe meccanicamente precaria, con grosso rischio di mobilizzazione di tutti gli elementi implantari residui.
Secondo me è molto più affidabile l' IMPLANTOLOGIA ELETTROSALDATA a carico immediato di scuola italiana, che vanta una CASISTICA ULTRATRENTENNALE.
Il protocollo prevede l'inserimento di almeno 8 (meglio 10) impianti “one piece” collegati fra di loro in modo stabile, così da formare una solida “palizzata” durevole nel tempo.
L'immagine guida di questo tipo di metodica è quella dell'acquedotto romano.
Questa “palizzata” di impianti tutti collegati fra di loro forma un'unica struttura in grado di resistere anche a notevoli sollecitazioni funzionali, in grado di sostenere il carico funzionale anche in attettesa della futura osteointegrazione.
Dopo 6 mesi potrà essere inserita una "protesi definitiva" in sola resina, come ad esempio una Toronto, in modo da contenere ulteriormente i costi, dato che l'indispensabile collegamento fra gli impianti è assicurato dall'elettrosaldatura.
In alternativa potrà essere allestita, dato che riteniamo controindicata la superficie masticante in ceramica su estesi lavori implantari, una protesi in metallo composito; la saldatura, non più necessaria, potrà essere rimossa.
Non nascondiamo che diversi pazienti rimandano, senza generalmente controindicazioni cliniche, l'effettuazione della protesi "definitiva" di alcuni anni.
La recente tragedia del ponte Morandi di Genova (rabbrividisco al pensiero che la mia compagna vi era passata con la figlia il giorno prima) mi permette un parallelismo di facile intuizione senza ricorrere a complicate spiegazioni scientifiche.
Alcuni ponti durano 2.000 anni, altri pochi decenni.
4 impianti (anche 6) per una arcata sono troppo pochi.
TROPPO POCHI.
Il disastro è un disastro annunciato nel momento stesso in cui lo si mette in opera.
Il concetto guida corretto è 1 impianti per dente, e già metterne 10 e non 14 per arcata è una forzatura.
Questo, se vogliamo che la nostra arcata implanto-protesica abbia buone probabilità di durare più di noi.
Altrementi, fate come l'architetto Morandi.
Purtroppo troverete sempre qualcuno che, senza farsi domande, ve lo piazza.